6 PASSI PER LA CRESCITA!
Il romanzo “Il Gabbiano Jonathan Livingston” di Richard Bach è una grande metafora che può essere “letta” in vari modi, come libertà, come la libertà di chi impara. Il percorso del gabbiano che impara a volare attraverso il sacrificio, la determinazione e l’uso dell’intelletto è anche l’apprendimento dell’uomo della sua gioia di vivere e del significato dell’esistenza. Insomma il volo come metafora della vita e della libertà.
Interpretazioni a parte, fu Richard Bach stesso a dichiarare che il romanzo è ispirato a un pilota acrobatico che ha segnato la storia dell’aviazione mondiale durante il periodo della Grande Depressione americana: John H. Livingston, che negli Anni Trenta era considerato imbattibile. Il pilota morì nel 1974, stroncato da un attacco di cuore dopo aver testato un aereo – probabilmente senza sapere che la metafora della sua vita avrebbe fatto il giro del mondo.
In sostanza il protocollo di 6 PASSI PER LA CRESCITA che utilizzo nelle aziende e con i miei clienti business ha le fasi che si incontrano in questo romanzo breve di Bach
1. analizzare per prendere LA DECISIONE migliore
2. allenarsi per fare IL GRANDE SALTO
3. acquisire NUOVI SCHEMI DI PENSIERO
4. prepararsi a un SALTO DI PARADIGMA
5. e dopo aver VARCATO LA SOGLIA
6. avere LA CONFERMA che si è una persona nuova
E QUESTI 6 PASSI LI RITROVI TUTTI NELLA STORIA:
Jonathan è un gabbiano dello Stormo Buonappetito. A differenza dei suoi compagni,
– la passione vera di Jonathan Livingston è quella per il volo in sé e per sé e non come un mero strumento utilitaristico per procurarsi il cibo, come avviene per gli altri gabbiani.
In un primo momento, per paura di essere diverso dagli altri dello Stormo, reprime la propria passione, e continua a vivere nel mondo “ordinario”, ma dopo viene richiamato all’avventura e
– decide di dedicarsi al volo con metodo ed esercizio costante, al prezzo di grandi sacrifici. Così diventa un asso del volo, inizia a compiere straordinarie acrobazie: LA DECISIONE
– diventa insofferente al rigido conformismo dello Stormo, viene infine espulso dal Consiglio degli Anziani, che non accetta la sua spericolatezza.
– Jonathan continua ad allenarsi in solitaria e a sperimentare delle nuove acrobazie, e un giorno incontra due gabbiani, avevano piumaggio più luminoso e splendente degli altri, e i due lo convincono a seguirli in un superiore: IL SALTO
– Jonathan incontrerà altri gabbiani, che saranno i suoi mentori, che condividono la stessa passione per il volo. Tra questi vi è Sullivan, un gabbiano-istruttore, e il più anziano Chiang, che insegnerà a Jonathan come volare istantaneamente con il pensiero: NUOVI SCHEMI DI PENSIERO
– Jonathan nel suo percorso di formazione dovrà allenare soprattutto la sua mente, fare un SALTO DI PARADIGMA, alla ricerca costante di un’idea di libertà che coincida con l’immagine di una creatura superiore, il Grande Gabbiano. È qui che si attiva quello che nel viaggio dell’eroe è il VARCO DELLA SOGLIA, del limite che fino a ieri ci aveva frenato.
– Chiang svanisce verso una dimensione superiore, Jonathan resta con Sullivan per istruire i nuovi gabbiani.
– La voglia di Jonathan di trasmettere ad altri le sue conoscenze e le sue nuove competenze lo fanno arrivare di nuovo sulla Terra. Jonathan, deve trasformarsi da studente a maestro, capace di perdonare e istruire proprio lo Stormo Buonapettito, proprio quello Stormo che prima l’aveva cacciato.
– Jonathan applica allora questa legge d’amore come prima applicava esclusivamente quella della ricerca della libertà: egli si rivede nel giovane gabbiano Fletcher Lynd, in cui, come mentore, egli si rivede: LA CONFERMA
– Presto altri gabbiani, desiderosi di apprendere le tecniche del volo libero, si aggregano a Jonathan e al suo discepolo. Quando anche Fletcher è giunto al livello di maestro. Jonathan capisce che la sua missione è conclusa e svanisce nel nulla.
Si è una metafora, un racconto, ma mi sento di affermare che se “letto” nel modo e con l’atteggiamento giusto, può stimolare le potenzialità e farci riflettere sul nostro modo di pensare e di lavorare!
“È buffo. Quei gabbiani che non hanno una meta ideale e che viaggiano solo per viaggiare, non arrivano da nessuna parte, e vanno piano. Quelli invece che aspirano alla perfezione, anche senza intraprendere alcun viaggio, arrivano dovunque, e in un baleno.“ (R.Bach)