Secondo i più recenti studi neurobiologici, il nostro cervello acquisisce concetti, nozioni e relazioni molto più velocemente se è spinto a metterli in pratica, se li vive in prima persona. Infatti, il coinvolgimento fisico ed emotivo facilita l’attenzione e la memoria. Questa è la base su cui si è sviluppato l’apprendimento esperienziale
Da questo presupposto nasce un tipo di formazione che ho chiamato PRAGMA-COACHING.
Il prossimo appuntamento con questo tipo di formazione ci sarà a Rimini il 7,8 e 9 Dicembre info su www.businesstable.it
Come funziona in teoria utilizzando il ciclo di Kolbe nelle aule
Come funziona nella pratica e nelle “small techiniques” o tecniche brevi.
Cosa fa il coach diventa anche nei momenti giusti un facilitatore dell’apprendimento e non solo un facilitatore del cambiamento
Con quali tempi dai 60 ai 90 minuti sono sufficienti per ottenere dei risultati che lasciano ai partecipanti un grosso ancoraggio
Kolb ha elaborato il suo noto modello conoscitivo del learning cycle, in cui ogni anello della spirale presenta quattro fasi distinte in ogni ciclo:
· esperienza concreta: l’individuo è coinvolto pienamente nella percezione e nella sperimentazione dei dati dell’esperienza;
· osservazione riflessiva: l’individuo attiva un’osservazione sulla realtà, di tipo riflessivo in quanto ne favorisce una prima concettualizzazione operativa;
· concettualizzazione astratta: sulla concettualizzazione precedente l’individuo elabora ulteriori astrazioni che permettono di inferire relazioni di funzionamento;
· sperimentazione attiva: l’individuo è ormai in grado di produrre concetti esplicativi e teorie di azione sull’esperienza che, come un nuovo livello di conoscenza, potranno sempre essere testati ancora una volta dall’esperienza concreta.
Le “small techiniques” sono attività prese da ambiti diversi (gioco, sport, computer, simulazioni) e ridisegnate per essere utilizzate come veicolo di apprendimento.
Ai partecipanti vengono dati ruoli e compiti e regole, e sono attività che possono essere gestite con facilità e con un minimo di preparazione, e per essere completate necessitano di un buon grado di comunicazione, una pianificazione spesso condivisa e la capacità di risolvere problemi insieme al team.
Per avere un ottimo risultato didattico nel PRAGMA-COACHING serve raggiungere 2 obiettivi
Il coach deve essere un bravo facilitatore e deve saper collegare gli esercizi e le metafore d’aula con gli ambienti e le dinamiche aziendali.
Il partecipante deve “affidarsi” e avere la comprensione che l’esercizio e il mezzo ideale e a costo zero per capire come migliorare le realtà aziendali che vive quotidianamente.
Il prossimo appuntamento con questo tipo di formazione ci sarà a Rimini il 7,8 e 9 Dicembre info su www.businesstable.it